Sono stata in Perù 160 anni dopo Flora Tristan. Purtroppo vi ho trovato le stesse enormi disuguaglianze sociali che aveva descritto lei, che continuano anche oggi. Più di 1 milione di persone non sa né leggere né scrivere, la disoccupazione è elevata, come pure il lavoro precario, senza contratto. Esiste una migrazione interna dalle Ande verso le periferie della capitale, dove la miseria è estrema. Le popolazioni originarie sono vittime di forti discriminazioni, sfruttate ed emarginate. Di conseguenza ci sono, oggi come allora, le proteste sociali che però non danno origine a dei cambiamenti positivi. Il governo e i centri di potere sono cambiati, ma per gran parte della popolazione le condizioni di vita sono più o meno le stesse di allora.
Maria Reiche e le linee di Nazca
Uno dei ricordi più belli del mio viaggio in Perù è il tour aereo che abbiamo fatto sopra le linee di Nazca e l'incontro con Maria Reiche, l'archeologa tedesca che a quelle linee ha dedicato la sua vita.
Il 15 maggio 1903 nasceva a Dresda la matematica e archeologa Maria Reiche, celebre per le sue ricerche sulle linee di Nazca in Perù.
Dopo gli studi di matematica, geografia e lingue presso l'Università Tecnica di Dresda, nel 1932 iniziò a lavorare in qualità di balia e precettrice presso il console tedesco a Cuzcoin Perù.
Nel 1934, dopo aver perso un dito a causa di una cancrena, si trasferì a Lima, dove continuò l'attività di insegnante ed iniziò a redigere traduzioni scientifiche. Allo scoppio della seconda guerra mondiale decise di non fare ritorno nella Germania nazista.